December 28, 2023

I rimedi per le scottature solari

Le scottature solari sono molto comuni nel periodo estivo, e sono dovute ad una esposizione al sole eccessivamente prolungata senza la giusta protezione.

Esattamente come quelle provocate dal fuoco e dal calore, anche le scottature solari possono avere diversi gradi di severità e, se non trattate in maniera corretta, da lievi possono aggravarsi fino a diventare ustioni severe e mettere a rischio la salute della propria pelle.

Esistono 3 livelli di ustione solare, dalla più lieve alla più severa:

ustione solare di primo grado: sono quelle più comuni e si manifestano con arrossamento, dolore al tatto, brividi e, in alcuni casi febbre. La pelle viene danneggiata esclusivamente nel suo strato superficiale, l’epidermide, e la guarigione avviene nell’arco di un paio di settimane.
ustione solare di secondo grado: sono più intense delle precedenti e si manifestano con comparsa di rossore, vescicole, bolle, dolore, brividi e spesso febbre. Le bolle sono piene di liquido e spesso si rompono determinando la comparsa di zone disepitelizzate. La pelle in questo caso è coinvolta sia nel suo strato superficiale, l’epidermide, che quello più profondo, il derma.
ustione solare di terzo grado: sono le più severe e possono richiedere l’ospedalizzazione. A differenza delle precedenti oltre all’epidermide e al derma interessano anche i tessuti sottostanti. La zona ustionata appare di colore marrone o nerastro. Il dolore, paradossalmente, può essere assente per il danno che subiscono le strutture nervose. Richiedono almeno 1 mese per guarire, e lasciano cicatrici nella parte ustionata.

Il rischio di andare incontro ad una scottatura solare dipende dal fototipo, ossia dal grado di pigmentazione della nostra pelle. Esistono 6 fototipi secondo la classificazione di Fitzpatrick. Le persone con pelle chiara (fototipo I e II) sono quelle più soggette alle scottature solari, poiché producono meno melanina, la sostanza che protegge la pelle dai raggi UV e determina l’abbronzatura. Questo non esclude però la possibilità alle persone di più scura (fototipo III, IV, V e VI) di scottarsi ugualmente. Le scottature solari sono più comuni durante le prime esposizioni, quando la pelle non ha ancora accumulato sufficiente pigmento (melanina) e quindi dispone di una bassa protezione naturale. Un altro fattore importante da considerare è l’ora del giorno in cui ci si espone. È necessario evitare di esporsi nelle ore centrali della giornata, ossia tra le ore 10 e le ore 16, in quanto il sole, in tale fascia oraria, è più intenso. Bisogna inoltre tenere conto che ci si può scottare anche sotto l’ombrellone: superfici riflettenti la luce, come specchi d’acqua e sabbia, fanno sì che i raggi solari raggiungano la nostra pelle attraverso i fenomeni di riflessione e rifrazione. Bisogna anche considerare che non tutte le parti del corpo sono ugualmente sensibili ai raggi ultravioletti. Palpebre, naso, orecchie e labbra sono zone più delicate e suscettibili alle scottature, e devono essere adeguatamente protette. I bambini sotto i sei mesi di vita non devono tassativamente essere esposti alla luce solare diretta, in quanto la loro pelle non è ancora dotata di alcun sistema di difesa ed una scottatura solare. Altre categorie vulnerabili sono i bambini al di sotto dei 3 anni di età: le ustioni solari in età pediatrica sono molto pericolose e aumentano il rischio di sviluppare tumori della pelle in età adulta.

Cosa fare in caso di scottatura?

Nel caso in cui la scottatura sia di lieve entità, è consigliabile mettere subito la zona corporea interessata sotto acqua fredda corrente e successivamente applicare una fetta di patata, in modo da bloccare il processo infiammatorio. Questo rimedio “casalingo” è piuttosto efficace, in quanto l’amido contenuto nella patata è dotato di una naturale funzione antiarrossante e decongestionante.

I prodotti doposole devono essere utilizzati nella nostra skin care routine estiva tutti i giorni, dopo che ci si è esposti al sole, per mantenere la corretta idratazione cutanea. In caso di scottatura solare lieve, i doposole, dotati di azione emolliente e idratante, possono essere di sollievo, specialmente se vengono raffreddati in frigorifero prima di applicarli.

Se l’ustione è più profonda (I grado profondo, II grado e III grado) sono tuttavia insufficienti per far fronte al problema.  Se l’ustione è di entità più intensa sarà necessario ricorrere all’utilizzo di pomate antibiotiche, per evitare una sovrainfezione batterica, e talvolta all’utilizzo di un cortisonico locale o, nei casi più severi, per via sistemica, al fine di ridurre il rossore e l’edema.

Dopo aver applicato qualsiasi pomata sulla pelle ustionata bisogna appoggiare a diretto contatto con la pelle una fasciatura con garza sterile non troppo rigida, evitando che la parte “malata” venga stretta troppo. Se è presente dolore l’assunzione di antifiammatori non steroidei (FANS) per via orale è indicata.

 

Oltre ad idratare la nostra pelle dall’esterno è fondamentale farlo anche dall’interno, bevendo molta acqua per prevenire la disidratazione. Anche l’alimentazione è un alleato contro le scottature solari. Gli alimenti contenenti antiossidanti, vitamina E, licopene e beta caroteni, come albiococche, carote, melone, pomodori, arance, spinaci, asparagi e frutti di bosco, aiutano a rigenerare la pelle e sono uno stimolo alla produzione di melanina.

Dopo la scottatura è fondamentale evitare il sole per le 2 settimane successive e, successivamente, esporsi gradualmente con una adeguata protezione solare.

Altre cose de evitare in presenza di scottatura solare sono: grattare la pelle, asciugarsi con panni in spugna ruvida, eseguire peeling e scrub e rompere le vescicole o le bolle che si formano sulla pelle, in quanto aumentano il rischio di sovrainfezione batterica.

 

Rimane di fondamentale importanza precisare che prevenire è meglio che curare. Per evitare le scottature solari è sempre necessario utilizzare una protezione solare adatta al proprio fototipo e applicarla in quantità sufficiente ogni 2 ore e ogni volta che si fa il bagno o ci si fa la doccia. Esistono oggi diversi tipi di formulazioni (in crema, latte, spray, spray invisibile) che permettono di accontentare le esigenze di ognuno e di fotoproteggersi in totale sicurezza e comfort.

In particolare per il sesso maschile risulteranno più agevoli le protezioni solari in spray, che penetrano più facilmente nelle zone pilifere, e le formulazioni in gel per il viso, che risultato facilmente assorbibili e non appiccicose.

 
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